2020 / 2021


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Visita alla mostra di Monet alla Basilica di San Potito

Napoli è uno scrigno che custodisce tesori nascosti come la basilica di San Potito che ospita la mostra di Monet e che la nostra Presidente Giovanna Carrillo ci ha consentito di conoscere La chiesa, sita nei pressi del MANN, era un palazzo nobiliare della famiglia Carafa, trasformato in convento delle suore benedettine e, alla soppressione di questo, adibito alla fanteria. La monumentale scala a doppia rampa in piperno da accesso alla basilica barocca, a navata unica. Quando si varca l'ingresso un tripudio di colori e di luce accoglie il visitatore e lo cala nella atmosfera di Monet, artista inquieto, trasgressivo, innovatore :un giardino incantato, simbolo della pittura en plain air, la cui magia è sottolinata dalla sua voce che echeggia. L'allestimento si snoda lungo un percorso che evidenzia, mediante la riproduzione dei più significativi dei suoi molteplici quadri, le peculiarità della sua pittura che riflette la passione di Monet per la campagna, per il mare, per i paesaggi montani innevati, ma anche la sua visione della realtà metropolitana rappresentata dalla stazione ferroviaria di Saint Lazare. Parigino di nascita vive infanzia e adolescenza a Le Havre, sì trasferisce a Parigi meta e fucina di artisti con i quali intreccia relazioni e amicizie, recatosi poi ad Algeri per il servizio militare è affascinato dalla luce e dai colori del luogo e luce e colori rimarranno fonte di ispirazione di tutta la sua vasta produzione insieme con le sensazioni e gli spunti che gli forniscono i viaggi in Normandia, nei Paesi Bassi, in Norvegia, a Londra, a Venezia, a Genova... Se il luogo del cuore è Argenteuil, dove raggiunge l'acme artistica, soffermandosi sugli aspetti cromatici derivanti dalla luce, il casolare di Giverny è la realizzazione dei suoi sogni :suggestionato dalle pitture giapponesi di cui è collezionista, si circonda di piante ornamentali e fiori di ogni varietà, di ninfee rosa e bianche galleggianti sull'acqua.