2020 / 2021


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09-06-2021 Incontro

“ In lode di Maria, tra Fede, Arte e Tradizione” è la dedica scelta dalle socie del club Costiera Amalfitana per caratterizzare l’incontro sul tema “ Il bello nascosto”, dedica che rende immediatamente percepibile quanto la figura di Maria sia particolamente venerata nella zona di Maiori. La presidente M.Rosaria Di Lieto ha accolto noi tutte nella splendida sala del settecentesco Palazzo Mezzacapo e, subito dopo gli Inni, con un interessante video ci ha accompagnato per l’intera cittadina, facendoci ammirare vie, palazzi e chiese, il cui numero decisamente elevato conferma la persistenza del culto mariano nei secoli.In particolare la relatrice dott,ssa Annamaria Parlato si è soffermata sulla Badia di S.Maria dell’Olearia, preziosa testimonianza di arte ed architettura del Medio Evo, immersa in un’ampia zona di olivi con frantoio d’epoca, ritenuta tra i più importanti insediamenti monastici del territorio amalfitano. L’Eremo, fondato dall’anacoreta Pietro e dal nipote Giovanni tra il 973 ed il 987, di probabile origine siciliana, si ampliò successivamente per l’arrivo di numerosi anacoreti dando vita ad un Protocenobio benedettino e successivamente ad una Badia, infine abbandonata nel 1509. Studi recenti, in un progetto Scuola-Lavoro, hanno permesso di evidenziare tutta la struttura, che richiede ulteriori approfondimenti. Il complesso monumentale è costituito da tre cappelle sovrapposte, costruite anche con semplice pietrisco di roccia e malta ricoperta da intonaco, decorata con interessanti dipinti caratteristici di periodi pittorici dal X al XVI secolo. Nella cripta è visibile una Madonna Vergine orante tra S.Paolo e S.Giorgio risalente al X-XI secolo: nel secondo nucleo, pur se in cattivo stato di conservazione, si possono ammirare immagini della Vergine e della vita di Gesù con particolari cinquecenteschi ; infine nel terzo livello la cappella, con volta a botte, è decorata con il ciclo della vita di S.Nicola, il cui culto era giunto anche in Occidente

nel VII secolo, con pitture risalenti al XI-XII secolo. Attualmente il complesso monumentale viene utilizzato per importanti serate musico-letterarie, che si svolgono sul terrazzo esterno in una atmosfera quasi magica; mentre in alcuni locali interni ha sede un’importante biblioteca di studio con prestigiosi testi sul Monachesimo. I saluti finali sono stati affidati alla socia Margherita Anastasio, che, ricordando gli studi del notaio maiorese Filippo Cerasuoli, valente storico della prima metà dell’Ottocento, ha tenuto una breve relazione sulla devozione a Maria e sulle forme di Monachesimo presenti in passato nella zona amalfitana. Nelle foto : Immagini della Badia di S.Maria dell’Olearia e dell’incontro virtuale con le amiche della Costiera Amalfitana.