2020 / 2021


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“Per non perderci di vista” Cos’hanno di bello gli insetti? Gioie e dispiaceri per noi e per loro

Non ci siamo certamente “perse di vista” nel Distretto quest’anno! Grazie alla Governatrice Cristina Groppali, che ha realizzato un ciclo di incontri via zoom su temi molto interessanti, alcuni dei quali in linea con l’Agenda 2030 sulla sostenibilità e salute della Terra con relatori di alto livello di ricerca scientifica. Oggi il prof. Mauro Gobbi entomologo, ricercatore presso il Muse di Trento con una relazione chiara e molto coerente con la sua attività di ricerca e di coordinazione di progetti sull’effetto dei cambiamenti climatici sulle specie di artropodi di ambienti glaciali, ci ha svelato alcuni aspetti curiosi e misteriosi della vita degli insetti, aprendo la relazione con una domanda: cos’hanno di bello? Li amiamo, li rifuggiamo: l’uomo indubbiamente ha un rapporto di ammirazione per alcuni, di disprezzo per altri, portatori di note malattie. Nella relazione l’analisi di alcune problematiche delicate riguardanti l’utilità, il ruolo specifico di ciascuna specie entro la catena alimentare, la preziosa attività impollinatrice propria non solo delle api, ma soprattutto, per certi tipi di coleotteri, ha sottolineato la funzione come bioindicatori di qualità ambientale! Molte sono le cause analizzate sulla sparizioni o mutazione di alcune specie ( pensiamo alle farfalle e alle lucciole): dalle monocolture nelle campagne, ai prodotti chimici, al ritiro dei ghiacciai. Interessante la ricerca compiuta dal professore prima sui Pirenei, poi nella vette andine dell’Ecuador per lo studio sugli insetti delle zone montane tropicali, dopo mutazioni di clima e di habitat, lungo il cammino percorso da Whymper nel 1800. La Natura soffre! Nostro compito è riconsiderare la sua complessa ricchezza e funzione, i segnali allarmanti che la ricerca scientifica lancia, risignificando l’etica, perseguendo il progresso con consapevolezza, attuando sostenibilità e cura!