2020 / 2021


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DANTE E LA CAPITOLARE

A questa teleconferenza hanno partecipato la Governatrice del Distretto 206, Cristina Groppali Scandelli PHF, molti clubs, tra cui Peschiera, Cagliari, Valtrompia, autorità innerine, Presidenti e molte nostre socie e amiche. Il relatore e le tante ospiti vengono salutati dalla nostra Presidente, Paola Dalla Bernardina, che ci relaziona su Dante a Verona, dove è vissuto 7 anni alla corte di Cangrande della Scala e sul curriculum del nostro relatore di oggi Monsignor Bruno Fasani, attualmente Prefetto della Biblioteca Capitolare, la più antica d’Europa e Presidente della Fondazione omonima. Comincia la sua conferenza spiegandoci che la Biblioteca Capitolare nasce come scriptorium, dotato di calligrafi, copisti, correttori, miniatori e amanuensi, indispensabili nella copiatura degli antichi codici. Lo scriptorium (parola latina derivante da scribere, scrivere) è un luogo di grande importanza sia per l’azione di salvaguardia della cultura greca e latina, sia perché costituisce esso stesso un centro di pensiero e sviluppo culturale. Don Fasani enumera poi alcuni preziosi ed importanti tomi che fanno parte della Capitolare: “Il Codice di Ursicino’’, ‘’Le istituzioni di Gaio’’, ‘’L’Evangelario Purpureo Veronese’’, “L’ Indovinello Veronese’’, primo testo scritto in volgare italiano da un ignoto copista tra l’VIII e l’inizio del IX secolo ed i "Corali della Cattedrale". Per ultimo ci parla de: ”La Commedia di Dante’’. La città di Verona è stata il primo rifugio di Dante, come citato nel canto XVII del Paradiso da Cacciaguida, antenato di Alighieri: ‘’Lo primo tuo refugio e ‘l primo ostello sarà la cortesia del gran Lombardo che ‘n su la scala porta il santo uccello…’’Il poeta visitò quasi sicuramente la Capitolare in quanto ambiente di studio e consultazione, leggendo anche il Tresor di Brunetto Latini. Il restauro del prezioso incunabolo della Commedia, stampato a Venezia nel1493, è un service delle socie del nostro Club, in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante.