2020 / 2021


<< torna all'elenco

Incontro con il Professor Camillo Zadra dal titolo il Sacrario Monumentale di Castel Dante

Giovedì 22 aprile il nostro Club ha incontrato in piattaforma Zoom il Professor Camillo Zadra. L’intervento ha concluso il percorso storico della città di Rovereto iniziato con la storia della città e il Teatro Zandonai, proseguito con la Campana dei Caduti, il Museo Storico della Guerra e oggi con un altro luogo importante, il Sacrario Monumentale di Rovereto conosciuto con il nome di Castel Dante. Il dottor Zadra è stato per 20 anni docente scolastico, dal 1996 al 2018 Direttore del Museo Storico della Guerra, particolarmente interessato alla storia, soprattutto sulla Prima Guerra Mondiale e curatore della pubblicazione Diari di combattenti trentini. Con tanta delicatezza ha raccontato le vicende di questo simbolico luogo uno dei Sacrari più significativi nati in ricordo della Grande Guerra in Italia. Sorge infatti su una collina che già in passato fu sede di un castello medievale dei Signori di Lizzana. La località deve il suo nome ad una leggenda secondo la quale il "Sommo Poeta" Dante Alighieri fu ospite del Castello dei Castelbarco di Lizzana attorno al 1310 e da questo luogo prese spunti per la sua Divina Commedia. I lavori dell’opera iniziarono nel 1933 e, dopo un percorso costellato di difficoltà, il Sacrario venne inaugurato il 4 novembre 1938. Ma i progetti di commemorazione erano iniziati già nel 1920 con l'installazione di un cippo dedicato all'irredentista Federico Guella e con la creazione di un cimitero militare che ospitò, fino al 1928, 3mila tombe. Alla fine degli anni venti fu decisa, da parte del Regime, la sua sostituzione con un monumentale Sacrario Militare. Oggi il Sacrario è formato da una gigantesca costruzione cilindrica che poggia su due gradoni, raggiungibili mediante una ripida scalinata. Al suo interno si trovano le salme di oltre 20mila soldati appartenuti agli eserciti italiano, austro-ungarico e alla Legione Cecoslovacca. Tra di loro ci sono anche quelle dei due famosi irredentisti trentini Damiano Chiesa e Fabio Filzi.