2019 / 2020


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“ Tesori nascosti della Ciociaria”di Stefania Salvadori Capoccetta

La nostra ultima iniziativa di questo anno sociale ha chiuso il cerchio di un discorso iniziato a Settembre : rendere i nostri luoghi più intellegibili e conoscibili aprendoli agli altri e vivendoli nelle loro peculiarità. Abbiamo quindi iniziato l’anno con una visita al sito archeologico di “Aquinum” e lo abbiamo chiuso con un tour virtuale nella Terra Ciociara, ricchissima di reperti e monumenti che testimoniano il passaggio della grande Storia e della storia locale. Con una guida d’eccezione, la dott.ssa Nicoletta Trento, storica dell’arte, siamo salite idealmente sul” torpedone “e in tante , poiché l’iniziativa è stata aperta al Distretto 208, siamo partite alla scoperta della nostra terra. Il percorso si è dispiegato in ordine cronologico, partendo dal V°/IV° sec. a.C. con la “civiltà delle mura megalitiche poligonali”, ovvero delle cinque città di Saturno, cosi definite da Marianna Dionigi che le visitò nell’’800, colpita dalla grandiosità delle mura megalitiche di ispirazione greca, ipotizzò una comune mitica fondazione da parte del dio Saturno. Ecco passare davanti ai nostri occhi l’Arco ad Ogiva , nelle mura poligonali della Civitavecchia di Arpino, che ricordano le mura di Micene; i tre simboli fallici nella porta di Alatri, simboli di fertilità; l’architrave della Porta Maggiore, un monolite di 27 tonnellate che richiama la Porta dei Leoni di Micene ed il mito dei Ciclopi o Pelasgi, navigatori giunti da oriente; a questi si sovrappongono i numerosi reperti romani del II°/I° sec. a.C. vediamo gli imponenti i resti del Mercato Romano sulla via Consolare a Ferentino (Antino), città molto importante al tempo perché a metà strada tra Roma e Napoli, conquistata dopo molte guerre contro i fieri popoli che la abitavano e divenuta luogo di relax e delizie per una vita tranquilla ( …se te il riposo, se il dormir diletta, in Ferentino a dimorar t’esorto…Orazio, “Epistole”)...( continua nella sezione "Documenti")