Gita sociale a Sassuolo e Torrechiara
In una deliziosa giornata di leggero sole, abbiamo visitato la fascia collinare pedemontana del Parmense e del Reggiano, famosa per i suoi salumi, sparsa di castelli ricchi di memorie storiche, in un ridente paesaggio verde di colture. A Torrechiara sul torrente Parma sorge imponente e magnifico il Castello del XV sec., eretto da P. M. Rossi per l’amata Bianca Pellegrino, passato agli Sforza che nel 1908 lo cedettero alla Stato Italiano. C’è tutto quello che si può desiderare per avere l’idea del castello: mura e fossati, ponti levatoi e torri, cappella e camminamenti. Ed essendo un castello che si rispetta, non c’è un fantasma solo, ma ce ne sono due, uno triste e depresso e uno ammaliatore. Si percorrono molte sale affrescate e si arriva alla sala d’oro, un tempo rivestita di ceramiche rifinite in foglia d’oro e decorata con dipinti che celebrano l’amor cortese. Dalle terrazze si domina tutta la pianura da Parma a Reggio e nelle giornate luminose si vede anche il Monte Baldo; inoltre il castello in posizione strategica si trova sulla via più diretta che attraverso l’Appennino porta dall’Emilia alla Toscana. Dopo il pranzo a Sassuolo nel Modenese, visitiamo il grandioso palazzo ducale dove risiedevano gli Estensi in villeggiatura, circondato un tempo da un esteso parco, fino ad alcuni anni fa sede dell’Accademia Militare di Modena, eretto nel sec. XVII da B. Avanzini architetto della scuola del Bernini. Dallo scalone d’onore si entra nella bellissima galleria che con un motivo di finti arazzi illustra le vicende mitologiche di Bacco. Si prosegue attraverso numerose sale tutte riccamente decorate a grottesche che sviluppano temi derivati dal “Principe" di Machiavelli,opera di J. Boulanger e dei suoi aiuti italiani. In alcune sale sono ospitati dipinti della Pinacoteca di Modena ed anche opere di arte concettuale di artisti americani. Stupefacente la peschiera o fontanazzo, enorme vasca in cui si facevano piccole naumachie o galleggiavano barche cariche di musici.