2014 / 2015


<< torna all'elenco

"Mutamenti dei canoni della bellezza femminile nel tempo all'interno del contesto storico culturale della società" Relazione della dott.ssa Laura Bandelloni Scarpa

Una piccola statua calcarea, la Venere di Willendorf, rappresenta il canone di bellezza femminile di 30 mila anni fa. Volto, braccia e gambe appena abbozzati, mentre sono estremamente marcati il seno e soprattutto i fianchi e il ventre, a sottolineare la fertilità della donna e la sua importanza per la sopravvivenza della specie.Da allora, nel tempo, i canoni si sono trasformati,:si passa dall' avvenenza delle antiche egizie alla perfezione dell'Antica Grecia; dalla Matrona della Roma Imperiale all'austera donna Medioevale, al ritorno della donna prorompente del Rinascimento fino ad arrivare alle esagerazioni del Barocco.E poi ancora al vitino da vespa non superiore ai 40 cm. per le Dame del Settecento .Nell 'Ottocento la donna è apprezzata per la dolcezza, dunque doveva apparire pallida, con occhi grandi e febbricitanti, espressione sofferta e labbra rosse contrastanti con il biancore del volto. E arriviamo al Novecento: due grandi conflitti mondiali, l'ingresso della donna nel mondo del lavoro e le grandi battaglie femministe fanno sì che ella si liberi dei molti pudori che fino a questo momento avevano nascosto il suo corpo favorendo importanti cambiamenti estetici,così abbiamo la donna androgina degli anni '30 , il ritorno della donna robusta nel periodo fascista, la donna sensuale degli anni '40, la maggiorata degli anni '50 e ancora al ritorno della donna esile degli anni '60 fino ad arrivare alla donna del 3^ millennio dove la bellezza diventa sinonimo di magrezza, e così ella anziché coltivare e valorizzare la propria unicità, aderisce a standard globalizzati, divenendo vittima di una forma di mimetismo estetico, omologato e socialmente compatibile. Bruno Munari , uno dei massimi protagonisti dell'arte del XX secolo ha citato: "Se volete sapere qualcosa di più sulla bellezza, consultate una storia dell'arte e vedrete che ogni epoca ha le sue Veneri e che queste Veneri messe assieme e confrontate fuori dalle loro epoche sono una famiglia di mostri"