2014 / 2015


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Agostino Gallo e il Rinascimento della “Nobil Arte”

In linea con Expo 2015 il club ha organizzato un incontro tra tre autorevoli voci su Agostino Gallo: prof. don Fusari direttore del Museo Diocesano, arch. prof. Giorgio Cirilli e prof. Valerio Terraroli, dopo i saluti della Presidente, al suo ultimo impegno culturale di un biennio, che per il club è stato significativo. Il prof. Fusari ha concentrato l’attenzione con un’attenta rilettura della società dell’epoca e del libro, una faccia esterna di un profondo rinascimento interno ad ampio raggio, con una religiosità moderna lontana dagli schemi medioevali, una rete assistenziale dal sapore laico non legata ai canali classici, statici della Chiesa. Gallo creò l’umanizzazione della terra. Simpatico e curioso l’accenno al contraltare delle Vinti giornate: Le anime morte, romanzo dello scrittore russo Nikolaj Vasil'evi? Gogol'. Il prof. Cirilli s’innamora del genio di Gallo scoprendo nella biblioteca atavica della casa di Manerba il testo originale e decide di approfondirlo. Nel suo intervento due punti focali: il rinnovamento dell’agronomia ( si pensi che all’epoca si era fermi al testo del cartaginese Magone nel III secolo A. C.) e la moralità del fare con l’utilizzo geniale di tecniche per la coltivazioni e per gli allevamenti, contestualizzando la sua sintesi con visioni di cartografie dell’epoca e con notizie dell’editoria manuziana. Il prof. Terraroli ha focalizzato la nostra attenzione sulla figura di Gallo letterato che utilizza il dialogo filosofico come interloquio di carattere maieutico tra la nobiltà borghese e la nobiltà di campagna e la sua rivoluzione avviene con un testo che vuol essere una guida. Sviluppando il concetto del viver in villa ci riporta alla moda della Serenissima che guarda al bene dell’entroterra come controllo del territorio e fonte di benessere. E la nobiltà commissiona la villa, in cui convive l’ utile e il dilettevole. Un lancio critico: amore per la natura e spreco oggi? L'auspicio di una coscienza collettiva del bene comune!