2012 / 2013


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IW Valle del Torto e dei Feudi - Orto Botanico

Domenica 12 maggio, accompagnati da una guida d’eccezione: il professor Rosario Schicchi dell’Università di Palermo, abbiamo visitato l’orto botanico di Palermo, che si trova nell’attuale sede dal 1786 e si estende su una superficie di circa 10 ettari e costituisce una tra le più rilevanti strutture didattico-scientifiche dell’Università di Palermo. Dopo aver attraversato la parte più antica dell’orto, impiantato dal Francescano Bernardino da Ucria, siamo arrivati alla grande vasca, dove le diverse varietà di ninfee con fioritura policroma, ci hanno lasciato a bocca aperta. Ci siamo fermati ad ammirare e a fotografare questo spettacolo, mentre il professore rispondeva alle numerose nostre curiosità. A circondare la vasca un fitto boschetto di bambù che crea quasi un’atmosfera orientale, alle spalle di questo la famosa Dracena Drago, che purtroppo è stata danneggiata da un incendio. Da qui ci siamo diretti nel Cicadeo, una collezione di autentici fossili viventi, provenienti dall’emisfero australe. Si tratta di piante antichissime, che esistevano ai tempi dei dinosauri, prima dell’era mesozoica. Lungo i viali una vasta collezione di palme che comprende 80 diverse specie provenienti dall’Asia e dalle Americhe. Continuando il nostro percorso ci siamo diretti alla zona delle grandi Ficus. Il professor Schicchi ci ha fatto notare come queste maestose piante abbiano radici aeree che si trasformano in vere e proprie colonne a sostegno dei frondosi e pesanti rami. Ed eccoci nel viale delle Corisee, piante provenienti dal Brasile, che per difendersi hanno sviluppato nei tronchi, a forma di bottiglia, delle spine. In città molti viali sono ornati da questi alberi che producono fiocchi simili al cotone ed in estate fiori simili alle orchidee. Da qui abbiamo seguito un percorso fuori da quelli turistici, proprio di chi conosce bene i luoghi, infatti ci siamo trovati in un vero e proprio boschetto dove la natura cresce spontanea, senza l’intervento dell’uomo. A romper il silenzio solo il fruscio delle fronde e il cinguettio dei numerosi uccelli. L’orto botanico di Palermo, grazie al clima mite della città, riesce ad ospitare piante tropicali e subtropicali sottoposte a studi quali: il cotone, gli agrumi, la canna da zucchero e le piante aromatiche note sia nell’ambito farmaceutico, che cosmetico e culinario. Ci siamo fermati ad ammirare i leggeri papaveri e a provare l’efficacia dell’oloe, pianta da noi diffusa e dalle svariate finalità terapeutiche. La tappa successiva è stata la serra della regina Carolina che ospita tra le altre piante quella del caffè e la sensitiva Mimosa spegazzinii. Infine la serra delle succulente con spettacolari piante di ambienti caldo-aridi e poi le collezioni storiche con la Plumeria, diffusissima in tutti i balconi delle case palermitane già dalla fine dell’800, fra cui la rubra con fioritura splendida e profumatissima. Dopo aver fatto le ultime domande ed aver esaudito tutte le curiosità, abbiamo ringraziato e salutato il professore Schicchi per averci regalato una mattinata all’aria salubre, ricca di emozioni, ma anche altamente istruttiva.