2012 / 2013


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IW San Benedetto del Tronto Carolina Tomassini - ''San Benedetto dal '700 all'Unità d'Italia''

La nostra amica Rita Cameranesi il 19 Marzo ci ha aperto la sua bella casa offrendoci un classico e ricco tè. Oltre alle socie, sono intervenuti la principessa Giulia Panichi Pignatelli D'Aragona Cortes e Gianni Voltattorni Bonifazi. Per l’occasione, Rita ha invitato il signor Gabriele Cavezzi, cultore di storia locale, che ci ha tenuto un'interessante conferenza su 'San Benedetto dal '700 all'Unità d'Italia'. Il tema proposto sulla storia di San Benedetto del Tronto ha avuto una scansione temporale di meno di un secolo (arrivo dei francesi sul finire del 18° secolo - Unità d’Italia) all’interno della quale sono stati trattati i temi del primo arrivo dei francesi, la Prima Restaurazione, il ritorno dei francesi, la seconda Restaurazione, la Repubblica Romana ed i primi anni successivi al 1860. Per San Benedetto quelle vicende hanno rappresentato momenti di grandi cambiamenti vissuti attraverso enormi sacrifici, lutti ed altre vicende di estrema drammaticità: tra queste ultime sono state ricordate le incursioni piratesche ed il ritorno in patria dei pescatori catturati nelle due vicende del 1803 e del 1815, come pure i disagi e le vittime del “Colera Morbus” del 1854-55. Di questo primo periodo è stato ricordato la condizione di marginalità che viveva San Benedetto nei rapporti con il mare, posto sul confine con il Regno di Napoli, condizionato da episodi del brigantaggio montano, luogo di passaggio e di sosta di truppe, comprese quelle del governo Murattiano che videro un suo cittadino, Giuseppe Neroni, coinvolto in qualità di prefetto e testimone nella famosa battaglia di Tolentino; per cui furono enormi i sacrifici e le privazioni sia dei suoi abitanti che dei luoghi vicini. Con il ritorno dello Stato Pontificio, come momento di svolta, è stato ricordata la scelta decisiva degli amministratori locali di passare, dal pesante, secolare dominio fermano, all’inserimento nella Delegazione Apostolica di Ascoli. Oltre al predetto Neroni è stato ricordata anche la figura di Secondo Moretti, deputato nella Repubblica Romana, esule con il figlio Gino dopo il 1849 nella Repubblica di San Marino, quindi sindaco del paese dopo il 1863, che ha rappresentato una figura di grande cambiamento, particolarmente in quello urbanistico. Dello stesso contesto temporale è stata ricordata la figura di padre Gioacchino Pizzi, deciso sostenitore per l’erezione della parrocchia di Santa Maria della Marina, suo primo parroco e benefattore che ebbe a lasciare quasi tutto il suo consistente patrimonio per l’istituzione dell’Ospedale. Dopo la conferenza Rita e suo fratello Salvatore, perfetto organizzatore della serata nonché ottimo 'cuoco', hanno servito in salotto un aperitivo seguito, nella bella sala da pranzo, da una ricca cena. La serata è stata molto piacevole e vivace, vera riunione tra chiacchiere di amici.