2012 / 2013


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IW Arezzo PHF - Un incontro all’Accademia Petrarca ''Modernità della cartografia nella Toscana del cinquecento’’

Venerdì 15 marzo alle ore 17.30 all’Accademia Petrarca in collaborazione con il Presidente Prof. Giulio Firpo abbiamo organizzato un incontro con il Dott. Massimo Marcolin, ricercatore di storia della cartografia, che ci ha intrattenuto sul tema “La Sala delle Carte geografiche in Palazzo Vecchio e la modernità di Cosimo I de’ Medici”. A completamento dell’intervento il Gen. Dott. Maurizio Pampaloni ci ha illustrato su “La modernità di Leonardo cartografo con il Sistema Informativo Geografico (GIS)”. Il Dott. Marcolin, già Responsabile della Sezione didattica del Museo di Storia della Scienza di Firenze, ha incantato un pubblico attentissimo che gremiva l’antica sala della casa del Petrarca, sede dell’Accademia. Le immagini che ha mostrato e il suo racconto di un’epoca così lontana, ma da lui resa reale per tutti noi presenti, ci hanno trasformato per un tempo - troppo breve purtroppo – in uomini e donne del presente con la testa nella modernità del cinquecento e con i piedi ben radicati nel medioevo, recuperando l’epoca antica contenuta nei testi classici. ”L’innovazione inserita nella tradizione è la cifra caratteristica dell’uomo del sedicesimo secolo e, di conseguenza, di tutta l’esperienza politica di Cosimo I e dei suoi cartografi.” Dopo è stata la volta del Gen. Dott. Maurizio Pampaloni già Direttore della Produzione e della Ricerca dell’Istituto Geografico Militare di Firenze. L’autore prende in considerazione la carta della Valdichiana (Windsor, RL 12278) di Leonardo realizzata nel 1503-1504 per indagare su quanto sia attendibile e cartograficamente proporzionata nella rappresentazione di quel territorio. Egli ha applicato a quella antica carta le moderne tecnologie informatiche per il trattamento dei dati geografici e con l’impiego di specifici software per il trattamento di dati geo-topo-cartografici ci ha mostrato la Val di Chiana disegnata da Leonardo in una rappresentazione digitale, facendoci volare sopra come in un videogioco. Ancora una volta Leonardo stupisce per la sua geniale e accurata sintesi in una carta che si presenta a prima vista come uno schizzo a penna e acquarellato.