2012 / 2013


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IW Rovereto - Gita a Bologna

La partenza vede un cielo uggioso a Rovereto ma all’arrivo a Bologna il cielo è quasi sereno e di lì a poco anche il sole ci scalda. All’appuntamento incontriamo la nostra “guida” Liliana per mostrarci ”il meglio non visto” di Bologna. cioè alcune curiosità di cui probabilmente anche i “bulgnàis doc” non sono a conoscenza. La solare Liliana Raffaelli, bolognese di adozione, insegnante di lingua francese, figlia della nostra socia Ivana, incomincia a farci scoprire l’austera piazza principale Maggiore, ove risaltano imponenti le facciate dei palazzi rinascimentali e barocchi: Palazzo Comunale, Palazzo del Podestà sormontato dalla Torre dell’Arengo, Palazzo del Notai, che costeggiano anche l’attigua piazza Nettuno con la fontana del gigante Nettuno e la curiosità del “fallo”; la Sala Borsa ora sede della Biblioteca civica multimediale di Bologna. E poi ancora i chilometrici portici, caratteristici della città, che non consentono ai palazzi di isolarsi. Ci inoltriamo nella maestosità della Basilica di San Petronio, un bel esempio del gotico italiano che, nonostante le distruzioni dell’ultima guerra, la struttura ha saputo conservare tutto il suo fascino e la sua integrità. Nel nostro percorso lungo le vie del centro storico riconosciamo la casa del cantante bolognese Lucio Dalla e, a noi, pare di sentire riecheggiare nell’aria le note della canzone Piazza Grande, icona del cantautore dedicata alla sua città. Proseguiamo verso la Chiesa di Santa Maria della Vita (ex sede dell’ospedale), un importante esempio barocco bolognese che custodisce al suo interno, in una cappella laterale, un’opera importante Compianto sul Cristo Morto dell’artista Niccolò dell’Arca. Sette sculture in terracotta, di altezza quasi naturale, ora imbragate per il recente terremoto, che suscitano meraviglia e commozione per chi, come noi, le vede per la prima volta. Dopo una breve pausa al ristorante letterario, visitiamo uno dei più significativi monumenti della città, il Palazzo dell’Archiginnasio, prima sede dell’antica Università di Bologna. La costruzione è datata dal XVI secolo, strutturata su due piani con un cortile interno che reca decorati ai muri stemmi studenteschi. Abbiamo visto, sedute sui banchi in legno d’abete, il teatro anatomico, una sala a forma di anfiteatro dedicata allo studio dell’anatomia con soffitti a cassettoni e decorata di statue. Al piano superiore del palazzo ammirazione per le antiche sale dei Legisti e degli Artisti e le rispettive Aule magne. Ma ciò che ci ha maggiormente colpito nel palazzo e che sono la testimonianza della lunga storia universitaria è la fittissima decorazione, che adorna le pareti delle sale e i muri delle volte di loggiati e delle scale, di stemmi di studenti, iscrizioni in onore dei professori. Rappresentano sicuramente un unicum documentario da salvaguardare, in quanto fonte storica di Bologna e della sua Università, nonché della cultura europea, notando la provenienza differenziata di migliaia di studenti e professori a cui fanno riferimento gli stemmi. Questo edificio dal 1838 è sede della Biblioteca comunale. Un breve giretto sotto i portici con sosta presso un’ottima gelateria per un piccolo ristoro e poi, il rientro a Rovereto. In particolare desideriamo esprimere i nostri complimenti e ringraziamenti a Liliana, che ci ha fatto innamorare della bellissima città di Bologna, una guida perfetta che ha saputo con la sua spontaneità ed entusiasmo farci conoscere ed apprezzare una città ricca di emozioni.