2012 / 2013


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IW Arzignano PHF - Visita alle Mostre di De Nittis e di Pietro Bembo

Le amiche del Club con un simpatico gruppo di conoscenti hanno dedicato un pomeriggio allo “shopping culturale“ offerto da Padova con due mostre. Protagonista della prima è il pittore pugliese morto a soli 38 anni, noto in Inghilterra e specie in Francia perché in Italia sinora è stato considerato un “minore“ del secondo Ottocento. E proprio Parigi fu la città in cui si trasferì e visse De Nittis, che lì trovò “amore e fortuna “ e dove poi fu sepolto. I quadri esposti ricostruiscono le tappe salienti della carriera di un maestro fine ed elegante, abile nel disegno, nell’uso del pastello e nell’impaginazione delle opere. Venne a contatto dapprima con i Macchiaioli e poi con gli Impressionisti, ma tradusse ogni suggerimento di quelle correnti artistiche a suo modo e con originale indipendenza, rimanendo sempre “maestro di se stesso“ come De Nittis scrisse nel suo taccuino. Attraverso le sue opere abbiamo così colto come il pittore interpretò la vita mondana ed elegante della società londinese e ancor più parigina ma ci ha colpito anche quel “Paesaggio vesuviano con la neve“ che richiama alla memoria altre tele di intenso lirismo con cui l’autore ha ritratto le sconfinate e malinconiche campagne della sua terra natale. Analogamente interessante è stata l’ottica con cui i curatori hanno allestito la mostra intitolata “Pietro Bembo e l’invenzione del Rinascimento“. La ricostruzione biografica delle fasi più significative della vita del grande letterato e linguista – vista però nei suoi vari aspetti di uomo e straordinario collezionista che nutriva una vera passione per l’arte – attraverso i capolavori di tanti pittori che egli incontrò e sostenne, ha evidenziato quanto Bembo vada considerato come uno dei promotori dello sviluppo della stagione rinascimentale. Oltre a ciò il ritratto di Giorgione “Giovane con il libro verde“ ci ha svelato l’immagine di Bembo inventore – insieme a Manuzio – del libro formato “tascabile“, che favorì la diffusione del piacere della lettura presso un pubblico più ampio. Un pomeriggio, il nostro, senz’altro intenso ma gratificante sia per il piacere della compagnia che per i souvenir depositati nella nostra “Valigia culturale“.