2012 / 2013


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IW Padova Sibilla De Cetto - Visita alla mostra di Giuseppe De Nittis

Come tradizione di ogni anno, non ci lasciamo sfuggire l’ iniziativa di Palazzo Zabarella che allestisce sempre accurate e pregevoli mostre di pittura. Questa volta viene offerta una preziosa rassegna di 120 capolavori provenienti da grandi musei e collezioni italiane e francesi opera di Giuseppe De Nittis, grande e significativo esponente della pittura italiana dell’ 800. Ci guida la nostra amica Anna Artmann con il consueto entusiasmo unito a grande preparazione, sensibilità e competenza. Del nostro gruppo fanno parte alcune amiche del Club di Vicenza con le quali rinnoviamo sempre con gioia il nostro rapporto fatto di grande cordialità. Il percorso espositivo, ricchissimo, ripercorre, attraverso le opere, la vita dell’artista che condivise molte delle sue esperienze con gli impressionisti francesi, alcuni dei quali suoi amici, facendone propria l’aspirazione a rivoluzionare l’idea di pittura, ma rifiutando qualunque etichetta. Nel suo stile unico ed inconfondibile (nel lirismo che lo contraddistingue si stacca senza dubbio dagli impressionisti), egli affronta i temi del paesaggio, del ritratto, della vita moderna, con un’attenzione particolare alle grandi capitali come Parigi e Londra, ai loro viali animati di carrozze, alla loro vivacità, la mondanità e le belle dame, le corse dei cavalli, nuovo passatempo per l’ aristocrazia. Ma la “meridionalità” del grande pittore pugliese si coglie nei frequenti richiami a Napoli, dove soggiornò in diversi momenti della vita. Splendidi sono gli scorci del Vesuvio. Lo riconducono alle sue origini anche il senso della luce, il sole e l’elemento acqua, che permeano la sua opera. Napoli, Firenze, Roma, Torino, Parigi , Londra, un caleidoscopio di luci, di colori, un viaggio attraverso l’ Europa “moderna”, antefatto della “belle epoque”, raccontato dal pennello di un italiano davvero internazionale. Alla fine, si esce affascinati da questa antologia di opere piacevolissime: dai boulevards parigini alle immagini londinesi, dai ritratti della moglie Leontine, sua musa e modella, così “veri”, ma anche nobili, alteri, malinconici, alle vedute dalla luce ora intensa, ora soffusa; un’ atmosfera aristocratica e borghese al contempo. Una mostra veramente interessante, di quelle che lasciano il segno e suscitano l’ entusiasmo. Anna, ancora una volta si è impegnata al massimo per trasmetterci la sua passione, soffermandosi soprattutto sui capolavori più significativi. Una distensiva pausa “merenda” con le amiche, con un meritato plauso alla gentile guida, ha concluso il nostro pomeriggio.