2012 / 2013


<< torna all'elenco

IW Rovereto - Visita al Mart

In un fresco ed assolato pomeriggio, ci siamo ritrovate al Mart per la mostra celebrativa dei suoi primi dieci anni di vita “La Magnifica Ossessione” che occupa tutto il secondo piano del museo. Si tratta di un'esposizione ricchissima, attraverso la quale Maria Andreolli ci ha magistralmente accompagnate, permettendoci di esplorarla nella sua integrità ed eterogeneità, Grazie Maria! Abbiamo potuto incontrare i protagonisti e le opere più significative dell'arte italiana e internazionale: dipinti, sculture, documenti d'archivio, grafica, fotografia, libri, rarità editoriali, manifesti, arte applicata e arredi, con sezioni dedicate sia ai capolavori del Museo, come quelli dell'avanguardia futurista, sia a opere meno note – ma altrettanto sorprendenti come quelle appartenenti all'arte italiana degli anni trenta (Astrattismo, Architettura Razionalista, Mario Sironi, Giorgio De Chirico) o degli anni Sessanta e Settanta (Lucio Fontana, Pop Art, Poesia Visiva). La mostra ospita lavori pensati e realizzati da artisti contemporanei che interverranno offrendo il loro sguardo alla successione storica delle opere: Paco Cao, Liliana Moro, Emilio Isgrò sono i primi artisti invitati a confrontarsi con questa “magnifica ossessione”. Il percorso ha quindi una scansione cronologica, che non va intesa come sequenza di tendenze e movimenti storicizzati, bensì come una visione inedita, aperta al tema della ricerca dell'identità stessa di un Museo che si è contraddistinto per la propria dinamicità: si parte dalle opere di Andrea Malfatti e attraverso l'irredentismo e l'irruzione della modernità si giunge alla “Trento Ellipse” di Richard Long, realizzata con pietre di porfido trentino. Le opere sono disposte senza gerarchie visive, mischiando le collezioni ed asaltando le differenze tra le categorie, attraverso uno slittamento temporale che vedrà dialogare i decenni, all'insegna delle “anticipazioni del futuro” offerte dal passato, o della “archeologia del presente” offerta dalla stessa attualità. Una rievocazione, in un certo senso, dello spirito dei salons ottocenteschi, esposizioni che rappresentavano un diverso modo di osservare le opere d'arte. “La magnifica ossessione” propone una sensibilità prossima ai criteri del collezionismo e alle condizioni visive della realtà, piuttosto che alla presunta neutralità ed asetticità delle sale espositive moderne e contemporanee. Al termine della visita la presidente Nives si è complimentata con Maria per la grande preparazione e competenza. A nome di tutto il Club le ha inoltre donato un libro, quale piccolo segno di riconoscenza. Il pomeriggio si è concluso in allegria davanti un aperitivo.