2012 / 2013


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IW Salò e Desenzano del Garda - Incontro con Alberto Pesce

Ritrovarsi insieme è sempre molto piacevole, lo è ancora di più quando tra noi ci sono relatori di spessore. Alberto Pesce un curriculum di tutto rispetto, che spazia da preside di scuola, coautore di antologie interdisciplinari per la scuola media, collaboratore con riviste specializzate, autore di vari libri di cinema e dal 1960 critico cinematografico del Giornale di Brescia. Colpisce subito per la simpatia e la grande passione per il cinema. L’atmosfera è quella giusta, ci troviamo in compagnia di numerose amiche ed ospiti, al ristorate “ La Tana del Gufo”, dove sulle pareti ci fanno da sfondo ombre di jazzisti che ci introducono nel tema della serata: “ La donna nel cinema italiano”. Partendo dagli anni 60 fino a giorni nostri ci fa capire quanto sia cambiato il ruolo della donna nel cinema. Negli anni 60 il cinema nelle sale era un cinema con figure sexy, che interpretavano i desideri e le pulsioni degli uomini allora visti come negativi, da qui il bisogno di rappresentarli e far prendere loro forma nel ruolo femminile. Era il tempo delle sale a luci rosse, era il tempo di registi come Tinto Brass con Serena Grandi, Salvatore Samperi con Monica Guerritore, persino Istituto Luce era cointeressato allo sfruttamento di questi film. Fortunatamente si muoveva anche un film d’autore che rifletteva valori e disvalori della cultura di massa, adottando nei confronti del femminile ruoli costruttivi, capovolgendo l’ottica abituale. Stiamo parlando di registi come Michelangelo Antonioni, Federico Fellini, Marco Ferreri, Giuseppe Bertolucci. Scendendo ai giorni nostri, non mancano autori di personale capacità con grandi film d’impegno, che purtroppo fanno solo qualche sporadica comparsa nelle sale o sono addirittura ignorati. I film di forte caratura culturale non entrano in sala anche perché è frequentata da altra tipologia di spettatori. Sono quasi tutti giovani che vanno al cinema per incontrarsi, chiacchierare, divertirsi lontano dalle città, dalle convenzioni, dalle persone adulte, ecco che l’industria ha subito una caduta di stile di qualità. Tuttavia per film d’interesse culturale esiste ancora qualche ancora di salvezza, magari in proseguimento di film che hanno altro modo di raccontare storie, disegnare personaggi, guidare il mondo, giudicare la vita. La passione del relatore ci fa scorrere la serata come dentro una pellicola, ci fa ricordare i nostri primi approcci con il cinema, le storie e gli attori che ci sono rimasti nel cuore, grazie per la splendida relazione e grazie per essere stato con noi. Dimenticavo un’ ultima cosa: Alberto Pesce è anche suocero della nostra Presidente Fabiana, che ci ha regalato una serata informale in un clima festoso, facendoci prima conquistare dalle leccornie presenti nel buffet preparate con maestria da Lena ed Andrea. Grazie ed alla prossima serata.