2012 / 2013


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IW Belluno - ''La donna: che la piasa, che la tasa, che la staga in casa''

Spesso la storia è stata avara con i vinti e con i deboli. La storia è stata molto avara con le donne che della categoria dei vinti e dei deboli hanno fatto e forse ancora fanno parte. E’ questo “l’autodafé” che ha dato inizio alla relazione sulla storia delle donne che Maristella Turi ha tenuto il 16 gennaio ultimo scorso nella sala “Luciani” del Centro Diocesano e che ha visto la partecipazione, nonostante l’inclemenza del tempo, di un pubblico vasto ed interessato. Attraverso un “escursus” che ha avuto nel riferimento al mito il suo avvio, la relazione ha denunciato la falsa immagine di una storia, quella delle donne, ritenuta minore e pertanto ininfluente ai fini della verità storica stessa. Un esame attento dell’evolversi della storia delle donne, invece, testimonia la ricchezza di una realtà fatta di battaglie, di sconfitte e di vittorie, di atteggiamenti nei loro confronti dettati ora da sentimenti misogini, ora da sentimenti filogini; il tutto nella sequenza di un tempo ciclico che ha visto le donne e che ancora le vede, protagoniste sempre, ma spesso oscurate e scientemente emarginate dalla prepotenza, dai pregiudizi di un mondo ancora egemonizzato dalla ideologia maschilista. L’analisi, quale è emersa dalla relazione, ha messo in luce quanto una narrazione storica che vede gli uomini come protagonisti esclusivi, distorca l’immagine stessa della storia, ne faccia una storia a metà ed incrini di essa anche la funzione di verità che è chiamata a svolgere. E’ questo che la relazione ha messo in evidenza evocando la convergenza e l’incontro delle lotte delle donne con i momenti più significativi della storia: le epoche calde delle cesure, delle transizioni, dell’affermarsi di nuovi ordini economici politici e sociali. Per tutto questo le donne hanno diritto di vedere riconosciuta la stessa visibilità che la storia ha assegnato all’uomo, inserendo al proprio interno quanto finora è stato omesso perché possa finalmente emergere l’immagine di un mondo plasmato da uomini e donne in maniera paritaria. Con questa nota di speranza, la relazione si è conclusa, non senza, però, aver dedicato un segmento alla storia delle donne in Italia, al riconoscimento formale della pari dignità con l’uomo contenuta nella costituzione repubblicana entrata in vigore il 1° gennaio 1948 ed alla sua lenta e faticosa attuazione. L’incontro si è svolto alla presenza dell’assessore alla cultura, prof.ssa Claudia Alpago Novello, che ha sottolineato l’attualità e l’importanza delle tematiche poste in discussione nella conferenza e ha particolarmente apprezzato che a sostegno del nostro club organizzatore ci sia stata la collaborazione di più associazioni (Fidapa, Soroptimist e la società Dante Alighieri) che hanno così contribuito alla buona riuscita dell’evento. Un vasto pubblico interessato e partecipe è stato la dimostrazione della validità degli argomenti e della bravura della relatrice.