2012 / 2013


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IW Brescia Sud PHF - L’inaugurazione del restauro di un gioiello barocco

I lavori di restauro sono finiti e la chiesa di S. Maria della Carità è ritornata al suo antico splendore! E’ considerata dagli studiosi uno dei monumenti artistici più importanti della città, esempio integro dell’architettura barocca del XVII secolo, dalla caratteristica pianta ottagonale. Oltre alla riproduzione della Santa Casa di Loreto, in cui è custodito l’affresco quattrocentesco della Madonna dell’Albera, è ricca di numerose opere d’arte. Stupendo il pavimento di marmi policromi, unico nel suo genere. Un articolato programma ha caratterizzato la giornata dell’inaugurazione ufficiale di oggi. Presenti dalle massime autorità civili, militari e religiose a tutti i cittadini benefattori. Profonda la riflessione nell’omelìa del cardinale Re che ha sottolineato il rapporto tra arte e fede, ha elogiato la chiesa da secoli “scrigno d’arte, casa di preghiera, palestra di carità”. Emozionato il saluto del Presidente Alberto Folonari della Fondazione CAB, che ha agito da capofila come finanziatrice dell’esecuzione dell’intera opera, ma non ne è stata la protagonista unica, in quanto ha inteso essere attenta sollecitatrice della partecipazione dei cittadini al progetto, tra cui i club IW bresciani, dimostrando da sempre “quella speciale forza di pensare il territorio come luogo di appartenenza e di forte identità”. Nel pomeriggio nell’aula magna del Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università Cattolica, prima della visita guidata, si sono svolte le relazioni introdotte dal Direttore del Corriere De Bortoli: il card. Re, il Prefetto di Brescia, il curatore del restauro arch. Tortelli, che ha illustrato il lungo e delicato lavoro di 140 persone tra esperti, studenti delle Accademie e di noti laboratori bresciani. Il critico Philippe Daverio ha sottilmente analizzato l’origine etimologica dei termini – categorie dell’arte, in particolare il barocco. Un critico d’arte incuriosito dalla brescianità nella sua“ ambiguità dell’essere lombarda sotto il vento veneto", un critico che non ha voluto parlare della chiesa, ma ha provocato una dissonanza cognitiva, associando l’idea di barocco alla scia della Controriforma, lasciata dal Concilio di Trento, che ha permesso di uscire dalla cultura per eletti “ ritrovando l’estetica del popolo”. Anche nella Chiesa di S. Maria della Carità si esaltano “le arti della convivenza”, la significazione profonda del restauro di un gioiello dell’arte, come mobilitazione sinergica di interventi diversi, ciascuno importante nella sua specificità, “restauro come un invito a rivisitare le radici”! Brescia ha ricevuto oggi un dono meraviglioso, ha ritrovato, soprattutto, in pieno centro storico un’oasi di silenzio, di intimità e di preghiera.