2012 / 2013


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IW Peschiera e del Garda Veronese - Elezioni cariche per l’anno sociale 2013/14; Conferenza del dr. F.Alberton ''L’etica della vita nascente''

Mercoledì 23 gennaio 2013 alle ore 15,00 ci siamo incontrate a casa della nostra socia Chiarastella per rinnovare le cariche del nostro club per il prossimo anno sociale 2013/14 e l’elezione della nuova Presidente. Terminate le formalità per le votazioni sia del Club che dell’Internazionale e del Nazionale, abbiamo conosciuto il dr.Franco Alberton , medico legale, professore universitario, che ci ha intrattenuto con un argomento molto interessante e sentito :“L’etica della vita nascente”. La prima domanda che ci dobbiamo fare è :”l’Embrione è Persona?” Embrione termine biologico, persona termine filosofico: se consideriamo l’embrione come persona si deve avere la massima tutela, se non è persona merita rispetto e tutela. Dovere morale di tutelare e rispettare l’embrione umano sin dalla fecondazione a prescindere dalle dispute sulla sua natura di persona. Quindi viene spiegata, dal dr. Alberton, la differenza tra i vari metodi contraccettivi, dalla pillola del giorno dopo che viene a ostacolare l’incontro tra spermatozoo e ovulo o è considerata aborto nel momento in cui ostacola l’impianto nell’utero dell’uovo fecondato? e qui la prima domanda importante in cui ci si chiede “quando inizia la vita?”. La procreazione medicalmente assistita, Lg 40 del 2004, con molti “nodi” di rilevanza bioetica su cui discutere: accesso alle tecniche, il numero di embrioni prodotti, diagnosi preimpianto e la crioconservazione degli embrioni non impiantati che con modifica si estende a coppie con altre patologie, con un numero maggiore di embrioni prodotti, diagnosi di possibili malattie, e la crioconservazione che viene accolta. Ci si chiede se vale di più l’embrione o il desiderio di maternità e la libertà di ricerca. L’interruzione volontaria, Lg 22/1978, n.194, non si chiama legge sull’aborto, ma “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”, ancora un dubbio: pesa di più la vita del prodotto del concepimento o pesa di più la salute della donna? Sentenza della Corte Costituzionale n.27/1975 dice che “… non esiste equivalenza fra il diritto non solo alla vita ma anche alla salute proprio di chi è già persona, come madre, e la salvaguardia dell’embrione che persona deve ancora diventare…” Secondo la Lg.194/78 ci sono tre fasi della gravidanza : i primi 90 giorni si interrompe se serio pericolo di salute fisica o psichica (salute, condizioni economiche, familiari, previsioni di anomalie o malformazioni del concepito); dopo i 90 giorni se grave pericolo per la salute fisica o psichica (rilevanti anomalie, pericolo di vita) e solo certificata dal medico. Terzo punto della legge riguarda “la capacità di vita autonoma del feto dal 180° giorno” in cui viene trattata “la rianimazione gravi prematuri”. Dalla 22° settimana e fino la 25° si valuta “la possibilità di vita autonoma del feto, e l’interruzione della gravidanza può essere praticata solo nel caso di “…imminente pericolo di vita per la madre, e il medico che esegue l’intervento deve adottare ogni misura idonea a salvaguardare la vita del feto…”. Quindi se si può rianimare e con quali conseguenze. Dilemma decisionale. Nei vari documenti si afferma che i genitori dovrebbero condividere con i medici le scelte terapeutiche. Nella pratica i pareri sono spesso discordi e secondo il Documento del Comitato Nazionale di bioetica (2008) si ritiene che sia l’opinione del medico a prevalere. Nella motivazione per il voto contrario al Documento, i firmatari intendono affermare che in caso di dissenso, la prevalenza deve essere assegnata alla volontà dei genitori. Al termine della nostra conferenza emerge un’altra domanda fondamentale:” Chi si fa tutore dell’interesse e dei diritti del neonato?”. Un argomento quello di oggi, che pone mille domande in cui alla base c’è sempre il quesito “l’Embrione è o non è Persona?” “quando inizia ad essere considerato Persona?” Ognuno di noi ha un’idea su questa tematica a seconda della cultura personale, del suo credo religioso, della conoscenza degli aspetti legali. Oggi abbiamo avuto l’occasione di comprendere, attraverso la chiarezza della spiegazione del dr. Alberton, le tante sfaccettature di questo argomento che non potrà mai considerarsi definito.