2012 / 2013


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IW Venezia - Gita a Vicenza

All’arrivo a Vicenza la nostra Presidente Manuela Rizzoli ha dato il benvenuto alla Governatrice Ersilia Papadia, alle socie ed a tutti gli ospiti convenuti. Prima tappa del nostro itinerario vicentino è stato il Teatro Olimpico, capolavoro palladiano ed una delle meraviglie artistiche di Vicenza. Dopo aver percorso il Corso Palladio, galleria di chiese e palazzi prestigiosi, abbiamo fatto un coffe break in Piazza dei Signori nello storico Caffè Garibaldi. Qui siamo state affabilmente accolte da Liliana Sposetti, Presidente dell’I.W.Club di Vicenza, da Cristina Galletti, Referente Internet distrettuale e da altre socie vicentine. Sorseggiata una bevanda calda per affrontare meglio la fredda mattinata, abbiamo raggiunto la Basilica Palladiana, monumento simbolo della città, il cui nome è legato al Palladio che riprogettò la preesistente costruzione gotica aggiungendovi le celebri logge in marmo bianco. Si è recentemente concluso l’importante restauro, durato cinque anni, che ha sostituito gli archi portanti in cemento armato della ricostruzione postbellica con più leggeri archi in legno lamellare. Davvero spettacolare la grande copertura a carena di nave rovesciata. La Mostra“RAFFAELLO verso PICASSO- Storie di sguardi, volti e figure”,evento nell’evento, ha inaugurato l’imponente restauro della Basilica, trasformata in un moderno scrigno culturale. Raccoglie una novantina di quadri di grandissimo pregio provenienti dai Musei dei vari Continenti e da collezioni private. Il percorso della mostra è tematico e trasversale, non cronologico, e segue il filo conduttore del ritratto. Si sviluppa in quattro sezioni: • Il sentimento religioso, con opere sulla vita di Cristo, dalla nascita alla passione, e con immagini di Santi; • La nobiltà del ritratto, una galleria di personaggi i cui ritratti hanno una funzione celebrativa; • Il ritratto quotidiano, in cui sono raffigurate persone comuni, con evidenti differenze tecniche e tematiche tra le diverse epoche; • Il Novecento - Lo sguardo inquieto, dedicata al radicale cambiamento nella raffigurazione dei volti e dei corpi. Una carrellata di capolavori, un lungo viaggio attraverso cinque secoli d’arte, il cui fil rouge è il racconto dello sguardo. Non una storia del ritratto, ma una storia di sguardi, dai volti perfetti di Raffaello fino alla scomposizione di Picasso e alla scarnificazione esistenziale di Giacometti e Bacon. Volti ed espressioni raccontano il tempo, grazie all’interpretazione di grandi artisti: un percorso che vede nel volto umano lo specchio dell’anima. Dalla perfezione delle forme dell’armonia rinascimentale si giunge all’inquietudine del XX secolo, con la rottura di quelle stesse forme. Icona della Mostra è “ Danza a Bougival” di Renoir, che ritrae la felicità attraverso una scena di vita quotidiana: una coppia di giovani danza in un parco e tutto, intorno a loro, sfuma e perde d’importanza. Non vediamo i loro occhi, ma ne intuiamo comunque gli sguardi. La veste che ruota nella danza è un cristallo che rifrange i colori e dilata la luce. Si esce dalla Basilica con l’impressione appagante di aver visto qualcosa di eccezionale, ma anche col desiderio di approfondire ulteriormente il tema. Una mostra davvero appassionante, da non perdere.