2011 / 2012


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IW Capua Antica e Nova - Convegno ''Il Genio Femminile nel Mediterraneo ieri, oggi, domani''

Con uno spettacolo meraviglioso, la neve a Caserta, è iniziato il convegno presso la Sala consiliare della Provincia. Erano presenti numerose autorità Innerine, Rotariane, Civili e i Dirigenti Scolastici degli istituto del territorio coinvolti nel progetto. Dopo i saluti alle autorità rivolti dalla Presidente è iniziato il Convegno con la relazione della Past Governatrice Lia Giorgino; a seguire la Prof. Jolanda Capriglione ha introdotto il convegno presentando le relatrici provenienti dai paesi del mediterraneo: prof. Jamila Arous Ayoub -Tunisi, prof. Katerine Marouda -Atene, Maia Lawand Scalisi -Beirut, Mehrva Arvin -Tehran. In linea con il tema distrettuale il convegno si è posto lo scopo di far conoscere e mettere in evidenza, attraverso la testimonianza di valide relatrici, come la donna oggi deve essere e farsi considerare dal mondo che la circonda e come essere donna non vuol dire avere un corpo - come le veline - ma essere protagoniste fattive nella società di oggi e proiettate nel futuro. Abbiamo voluto indagare quel Genio Femminile che, con la sua attitudine innata di conoscere, comprendere, curare l'altro, estende il suo influsso alla famiglia e all'intera società. Quella straordinaria capacità di vedere con gli occhi e con il cuore. Un talento diverso e proprio, per questo troppo spesso offuscato, un'attitudine naturale spiccata, di eccezionale e irrepetibile capacità inventiva e interpretativa, così come, in accezione più generica. la capacità di concretare quanto l'immaginazione e la fantasia suggeriscono. Al Convegno sono state cosi invitate donne provenienti dai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, tutte unite dalla grande passione per la libertà intellettuale femminile, dalla libertà di scelta delle donne, dalla liberta di sapere, conoscere e farsi ascoltare, mantenendo forte e inalterata la propria identità di genere. Ha concluso i lavori il Prof. Antonio D'Angio mettendo in evidenza cha la donna del Mediterraneo deve globalizzare le proprie conoscenze, unificarle e portarle nelle scuole.