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Interclub con il Rotary Club di Arezzo e l'Inner Wheel di Arezzo Europea.

Interessante relazione dal titolo “Codice edito delle mafie” presentata dal Colonnello Claudio Rubertà, Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Arezzo. Il relatore ha raccontato come nasce un’associazione mafiosa, ha illustrato il rito di iniziazione del membro, la c.d. “puncitura”, il giuramento solenne, del nuovo affiliato, per l’adesione ai valori e alle norme di comportamento della società mafiosa. Questo giuramento non è per alcuna ragione derogabile; è necessario per sugellare il passaggio da uomo comune a uomo d’onore. Violare questo giuramento trasforma l’affiliato in “infame”, in un traditore che per ciò viene condannato a morte. Sorte che può riguardare non solo l’”infame” ma anche le persone a lui care: molte volte figli, mogli o parenti sono state infatti vittime di attentati feroci. Omertà e intimidazione sono i pilastri del loro comportamento. Il loro codice etico (etico nel senso etimologico del termine: ethos è infatti il complesso di norma di comportamento che caratterizza l’agire umano, non necessariamente rivolto al bene), è un codice non scritto, conosciuto solo in parte grazie ai pentiti, ai documenti confiscati e alle indagini di polizia. che hanno elencato 10 regole, un vero decalogo di diritti e doveri. Ciò che interessa le mafie è fare affari con una logica espansiva, ovvero con lo scopo di controllare il territorio soggiogando persone ed imprese alle loro finalità. Insomma una relazione ricca di dettagli e di spunti di riflessione per tutti i presenti che con molta attenzione e curiosità hanno ascoltato il Comandante in quest’argomento di grande attualità.