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Conversazioni al femminile donne del Novecento: Margherita Sarfatti

Presso il Circolo della Marina Militare, si è tenuto il terzo incontro del ciclo Donne del Novecento, a cura di Mirella Saulini, dal titolo “Margherita Sarfatti. La Musa di Mussolini?”. Graditissima la presenza della Governatrice, Maria Bancheri Ruggeri, che dopo la conferenza ha voluto brindare con le molte Socie Inner Wheel, del nostro e di altri Club, presenti, con le amiche e gli amici. Margherita Grassini Sarfatti (1880-1961), nata da una ricca e nota famiglia ebrea veneziana – divenne cattolica nel 1928 - è conosciuta come la “Musa del Duce”, una definizione che, secondo la relatrice, non le rende giustizia; questo motiva la domanda del titolo. Margherita fu infatti una donna dall’intelligenza brillante, curiosa e colta, giornalista e animatrice di salotti culturali. Non solo, ma ha un posto significativo nella storia dell’arte, soprattutto perché il 7 dicembre 1922, fondò, con il gallerista Lino Pesaro, il Gruppo Novecento. In campo artistico ha anche aperto la strada a molte donne, poiché fu la prima donna ad affermarsi in Europa nel campo della critica d’arte. Nel 1912 avvenne l’incontro con Mussolini - entrambi scrivevano per l’“Avanti!” - e nacque una relazione che durò vent’anni. Nel 1925, vedova da un anno, Sarfatti pubblicò in Inghilterra, "The Life of Benito Mussolini", una biografia che uscirà in Italia con il titolo, "Dux". Il successo fu enorme e da allora Margherita affiancò sempre di più, pur se in maniera critica, Mussolini; organizzò eventi, curò scritti teorici; ricoprì anche incarichi istituzionali e collaborò al piano per la marcia su Roma. Contraria al modello nazista, malvista dai gerarchi, la donna era forse convinta di poter guidare le scelte politico-culturali del regime e forse sottovalutò il crescere dell’antisemitismo. La situazione precipitò con le leggi razziali e Margherita fuggì a Parigi poi in Argentina. Tornò in Italia nel 1947.