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Arbor Redemptionis: stupore e meraviglia

Nella chiesa parrocchiale di Lugagnano siamo state ricevute con grande cortesia dal figlio Francesco e dalla nuora di Federico Bellomi per ammirare l’affresco ArborRedemptionis un’opera colossale che rappresenta il punto d’arrivo di un’esperienza artistica: l’umanesimo cristiano di Bellomi caratterizzato dalla fiducia in Dio e nell’uomo, secondo uno schema che ricorda quello del Giudizio Universale di Michelangelo. Federico Bellomi pittore in Verona inizia a dipingere fin da giovanissimo con l’incisore Dante Broglio. Terminati gli studi accademici, dopo il secondo conflitto mondiale migra in Francia nel massiccio centrale come minatore. Tornato in Italia inizia a lavorare a bottega da Pino Casarini. La produzione artistica comprende, oltre agli affreschi, anche numerose opere a cavalletto, sculture, incisioni. La sua opera più significativa è appunto ArborRedemptionis (1991-2005) opera monumentale di 240 mq dove si narra la Storia della Salvezza in un’interpretazione soggettiva ricca di riferimenti storici, biblici, teologici e filosofici. Federico Bellomi, fedele agli antichi maestri rinascimentali, usa la tecnica della caseina lattica per dipingere questa parete. Le innumerevoli velature e l’utilizzo esclusivo di terre ed ossidi naturali unite ad una conoscenza e ad una tecnica pittorica molto raffinate e personali, rendono quest’opera unica al mondo. Gli episodi della Sacra Scrittura narrati in questa parete, sono essenziali ed efficaci anche per chi non ha dimestichezza con gli episodi biblici.