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Conferenza del Prof. Stefano Verdino

Di grande richiamo è stata la Conferenza "Manzoni, nostro contemporaneo" tenuta al Circolo Artistico Tunnel dal Prof. Sandro Verdino. Alessandro Manzoni si spegneva a Milano 150 anni fa a causa di un trauma cranico che aveva provocato una progressiva alterazione delle sue facoltà cerebrali. La morte di Alessandro Manzoni colpisce profondamente Milano. Giuseppe Verdi gli dedica il poderoso Requiem che è il più famoso omaggio funebre al grande scrittore. Nella commozione generale non manca tuttavia qualche attacco da parte clericale: i gesuiti evidenziarono come Manzoni avesse trovato parole di simpatia verso Garibaldi anziché a favore del cattolicesimo e del Pontefice. Sotto la guida del sacerdote giansenista genovese Eustacchio Degola e della giovane moglie Enrichetta Blondel, Manzoni si riconverte alla fede e a una nuova visione del mondo. Attento alla verità storica, si discosta tuttavia da Schiller e Walter Scott per la pietà e la commozione che manifesta soprattutto nelle scene della peste. Tutta l’opera manzoniana è pervasa dall’ideale cristiano che rende Napoleone degno del perdono divino così come negli Inni Sacri, nell’Adelchi, nel Conte di Carmagnola si riverberala commossa partecipazione dell’Autore. La misericordia divina e la contemporaneità del Manzoni si evidenziano in molte situazioni e in alcuni personaggi: la supponenza del fratello dell’ucciso, l’arroganza dell’Innominato “senz’altro interesse che quello di comandare” e che “aveva molti amici purché subordinati e che gli stessero alla sinistra” sono atteggiamenti comuni anche oggi a chi non sa mettersi in discussione. Ma gli anni, l’esperienza, gli incontri possono portare a una revisione di vita, come è stato per Padre Cristoforo, l’Innominato, il Manzoni stesso.