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Una giornata a Trisobbio

Un ritorno all’Arcadia: le giornate a Trisobbio offrono proprio questa sensazione. Sarà per i boschi, per la natura che suggerisce un rapporto strettissimo e quasi magico col paesaggio, sarà per l’ospitalità così gioiosa ed affettuosa di Elena, di Anna, di Alessandra e di Marco, che fanno subito sentire i loro amici a proprio agio, attesi e desiderati certo è che si è rinnovata la tradizione di casa Magrini di “segnare” le stagioni con la “bagnacauda” in autunno e i pranzi all’aperto in primavera. Domenica in verità il tempo non è stato dei migliori (anche se ci è stata risparmiata la temuta pioggia che teneva Elena in ansia), ma non è di sicuro venuta meno la gioia di stare insieme tanto da ispirare versi imperitura ad un noto poeta presente che, tra il titubante e lo speranzoso, si è chiesto, a conclusione dell’ode: “l’anno prossimo ritorneremo”? A buon intenditor……… Rallegrato dalla buona tavola e dall’allegra brigata, il nostro ha reso omaggio ai padroni di casa con le poesie di seguito riportate ad usum degli assenti: A Trisobbio dai Magrini Entusias?? qual bambini sian torna?? dai Magrini, rinnovando con passione una bella tradizione. Ed andiamo a principiare descrivendovi il mangiare: molto buona e qui l’attesto la lasagna al forno e al pesto; poi, nessuno se lo aspetta, ecco arriva la polpe??a e qualcun fra??anto porta dei carciofi in una torta. Poi la fru??a e un grande vino per un pranzo sopraffino. Situazione bella e rara tra Ferrari e Lagorara Ed allora una notizia: vince sempre l’amicizia! Ora il verso non ci molli sian felice e un po’ satolli; quanto buoni non vi dico sono i dolci Tagliafico, e davvero appar divino il caffè dopo il dolcino. Ed allora concludiamo: l’anno prossimo torniamo? Francesco Illuzzi